In questi ultimi dieci anni abbiamo visto le tendenze delle cucine virare colore e materiale continuamente, se penso al 2010 quando ho inziato a lavorare come interior designer c’era questo bisogno di svuotare e semplificare.
Arrivavamo dai primi anni 2000 dove le cucina avevano ancora quella matericità dei legni fiammati e decisi, come il ciliegio e il noce, abbinati al nero e all’acciaio satinato, dalle prime laccature lucide con colori saturi come il rosso, il verde e il giallo.
Dal 2010 circa si sente il bisogno di semplificare, togliere, schiarire, si sente parlare di minimalismo inteso come stile d’arredo e le cucine si sbiancano, le cappe a vista spariscono e spopolano i piano cottura ad induzione. Una spiegazione che potrei dare a questa tendenza è la richiesta spropositata degli open spaces, già presenti anche prima ma con meno frequenza, e quindi la necessità di avere un mobile cucina meno tecnico, più integrato nel soggiorno, più lineare e ordinato, inoltre le superfici delle abitazioni medie oggigiorno hanno superfici ridotte al minimo secondo normativa, portando di conseguenza il proprietario ad optare su colori neutri per ampliare gli spazi.
Arrivano poi gli anni delle cucine dai mezzi toni, iniziano a comparire toni del grigio chiaro e scuro, caldo e freddo, del color piombo, cappe a vista, la cucina torna ad essere la protaginista dello spazio.
Negli ultimi anni la cucina si tinge di nero, nero assoluto. Diventa un elemento monolitico e imponente, senza tempo, che dona subito eleganza e carattere. Con essa si tingono rubinetteria, lavelli, cappe e utensili.
Negli spazi ridotti se ben calibrata con tinte chiare adiacenti regala un interessante contrasto, che può essere smorzato con un top più chiaro e completato riprendendo con altri elementi neri nella stanza come tavolo o sedie.
E a voi piace la cucina nera? Ovviamente io la adoro.
Trovi altro su questo interno su Suite #54 e sull’articolo “Paglia di Vienna” e “Isola”.
RIFERIMENTI
Cucina Astra Cucine
Cappa T-shelf – Faber
Piano cottura FBH 64 BK – Faber
Sgabelli Osaka Metal – Pedrali