Molte volte lo diamo per scontato, ma la soluzione perfetta spesso è dietro l’angolo, basta fare un rilievo, e mettersi a disegnare l’elemento perfetto per quello spazio da zero.
Possono nascere oggetti/mobili che sono dei veri e propri ibridi, perché non possono essere classificati in una categoria precisa: un bancone cucina che è anche mobile tv, una testiera del letto che fa anche da comò, un tavolino da salotto che fa anche scarpiera, e chi ne ha più ne metta.
Quando ci scardiniamo dai mobili che ci sono in commercio ed abbiamo ben chiaro cosa serve, è li che nascono delle cose eccezionali e uniche nel suo genere, dandoci una flessibilità e personalizzazione senza limiti.
Richiedono certamente più impegno, varie maestranze e ricerca nel dettaglio, ma disegnare degli elementi di questo tipo è per me la vera progettazione: pensiamo ai grandi dell’architettura come Mies o Wright che disegnavano l’abitazione dalle fondazioni al pomello della finestra, dando una geometria che diventava ridondante, sulle pareti, sulle sedie, perfino sui piatti. La casa acquisiva un’identità unica, quella della proprietà in primis, ma anche del progettista, che metteva il proprio tratto distintivo con il proprio ingegno ed estetica.
E voi, avete mai fatto fare un mobile completamente fuori dagli schemi?