![](https://i1.wp.com/puntoperspectiva.it/wp-content/uploads/2023/09/MG_2914-683x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i0.wp.com/puntoperspectiva.it/wp-content/uploads/2023/09/MG_3094-819x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i0.wp.com/puntoperspectiva.it/wp-content/uploads/2023/09/MG_2880-819x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i0.wp.com/puntoperspectiva.it/wp-content/uploads/2023/09/MG_3058-819x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i2.wp.com/puntoperspectiva.it/wp-content/uploads/2023/09/MG_3051-819x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i0.wp.com/puntoperspectiva.it/wp-content/uploads/2023/09/MG_2898-819x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i2.wp.com/puntoperspectiva.it/wp-content/uploads/2023/09/MG_3077-819x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i0.wp.com/puntoperspectiva.it/wp-content/uploads/2023/09/MG_3082-819x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i2.wp.com/puntoperspectiva.it/wp-content/uploads/2023/09/MG_3061-819x1024.jpg?ssl=1)
![](https://i2.wp.com/puntoperspectiva.it/wp-content/uploads/2023/09/MG_3064-819x1024.jpg?ssl=1)
Abbiamo progettato, in occasione della nostra mostra di pittura Wunderkammer (“Camera delle meraviglie”) appena conclusa, un’installazione per esporre i nostri quadri, in una delle sale del forte austriaco Degenfeld a Piovezzano di Pastrengo, VR.
L’obiettivo era quello di non intaccare la maestosità dello spazio, e di entrare in punta di piedi con un’installazione trasparente e minimale che lasciasse scoperte le pareti in pietra e la volta in mattoni rossi.
E’ nata così la nostra idea di wunderkammer, una struttura leggera, sia alla vista che al trasporto, modulare e semplice da montare, un cubo attraversabile e avvolgente per l’osservatore.
I due moduli che abbiamo utilizzato sono posizionati centralmente: permettono all’osservatore di orbitare liberamente, sia all’interno, che all’esterno, lasciando libero il perimetro, indispensabile per una visione corretta della opere.
A comporre il modulo sono i listelli in abete lamellare, fissati da squadrette nere forate, dalle quali abbiamo fatto passare i cavi di supporto ai quadri: con un gioco di intrecci e nodi i quadri sono sospesi, vincolati alla rotazione, e paralleli alla struttura.
Le tele sono state accoppiate per una lettura fronte/retro e/o affiancate, sia per nasconderne la schiena, ma anche per permettere al visitatore di scoprire, attraversando la wunderkammer, due versioni dello stesso soggetto, uno dipinto da me e uno di Elia: molti dei quadri, infatti, appartengono a serie di due pezzi.
Inutile dirvi che è stato stupendo vedere la mostra prendere vita durante queste serate, e cogliere l’esperienza di ciascun visitatore.